Dopo anni di studi e ricerche finalmente abbiamo molta conoscenza sui meccanismi d’azione del tumore al seno.
Oggi vi parlo dell’attuale corretto trattamento chirurgico dei linfonodi ascellari (fig. 1) in presenza di una diagnosi di tumore della mammella.
Sappiamo oramai con certezza che si devono rimuovere chirurgicamente tutti i linfonodi con una “dissezione ascellare completa” in casi sempre più rari, ovvero solo quando sono malati e che l’evoluzione e la gravità della malattia è definita dalla biologia del tumore mammario e non dallo status linfonodale.
Quando in presenza di un tumore alla mammella i linfonodi ascellari sono clinicamente e radiologicamente negativi si deve procedere alla biopsia ed all’analisi del linfonodo sentinella, che è quel linfonodo o piccolo gruppo di linfonodi che ricevono la linfa dalla parte di ghiandola mammaria dove c’è il tumore. Per individuare questo linfonodo si possono utilizzare diverse metodiche, si possono utilizzare coloranti vitali, traccianti radioattivi o entrambi (fig. 2 e fig. 3) ma l’importante è arrivare al risultato: evidenziare il linfonodo sentinella. Anche in questo caso vige la solita regola, un chirurgo senologo più esperto arriverà all’individuazione ed all’asportazione del linfonodo sentinella in modo meno invasivo e più rapido, riducendo di molto fin quasi a zero i fastidi post operatori ed il tempo di ritorno alla vita di sempre.
Il linfonodo sentinella che viene asportato deve essere analizzato e lo si può fare direttamente durante l’intervento o in modo definitivo avendo il risultato dopo circa 20 giorni. Personalmente lo faccio analizzare al momento (questa procedura si chiama esame istologico estemporaneo) ed in pochi minuti il mio anatomo-patologo mi sa dire se è sano o se è malato. Se il linfonodo sentinella è sano lo saranno anche gli altri linfonodi dell’ascella che quindi possono e devono essere risparmiati. Grazie alle ricerche che abbiamo svolto e che si concluderanno entro pochi anni, in alcuni casi iniziali e selezionati di tumori al seno sarà possibile non eseguire neanche l’asportazione del linfonodo sentinella, facendo una chirurgia sempre più “gentile” e mirata. Quando vince la prevenzione e si fa diagnosi precocemente, i linfonodi ascellari si riescono quasi sempre a risparmiare!